tag:blogger.com,1999:blog-6703531249497171828.post2867053422559128442..comments2024-03-01T10:11:15.529+01:00Comments on Walter Tocci: La rete e il castello, parte III - Porte chiuse all'ateneoT.http://www.blogger.com/profile/01319918145185862066noreply@blogger.comBlogger16125tag:blogger.com,1999:blog-6703531249497171828.post-81258309720467143602017-08-12T15:59:30.451+02:002017-08-12T15:59:30.451+02:00Condivido pienamente la tua propostaCondivido pienamente la tua propostaWalter Toccihttps://www.blogger.com/profile/13913691743282678967noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6703531249497171828.post-83923998214587421432017-08-12T11:13:09.937+02:002017-08-12T11:13:09.937+02:00penso sia matura, anche sulla base della tua anali...penso sia matura, anche sulla base della tua analisi, una conferenza nazionale sul tema del finanziamento dell'università pubblica come azione strategica di sviluppo del paese e in particolare di sostegno alla debolezza di prospettive di lavoro nella ricerca e nella formazione superiore. abbiamo probabilmente le migliori generazioni come qualità della formazione e rinunciamo ad aprire gli spazi per la ricerca professionale e una formazione aggiornata.<br />serve un piano decennale di assunzioni di ricercatori TDB, pari almeno a 5.000 ricercatori all'anno (anche in media nei 10 anni e con una accelerazione nei primi 4 anni) che potrebbe sostenere il turnover, recuperare l'emorragia determinata dalla contrazione delle risorse dal 2008 in poi e introdurre nuove energie nell'università italiana. servono concorsi rigorosi affidati alla comunità universitaria italiana e anche straniera, senza problemi, soprattutto trasparenti e pubblici, niente di più.<br />sono almeno 400 milioni di euro per anno per 10 anni per sostenere la sostituzione e l'incremento dell'organico universitario per i prossimi 10 anni per arrivare ad una dimensione corrispondente ai bisogni della società italiana del 2030. il turnover può essere investito dalle università per le carriere degli attuali professori e per le chiamate estere. serve coraggio e lungimiranza, ciò che ci attendiamo da un governo riformatore e da ministri responsabiliLaurea in Scienze dell'architettura in Santa Teresa/Firenzehttps://www.blogger.com/profile/16567822738159508825noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6703531249497171828.post-43310746871368238302017-08-07T17:46:06.921+02:002017-08-07T17:46:06.921+02:00Grazie Saverio, la tua esperienza contribuisce a c...Grazie Saverio, la tua esperienza contribuisce a chiarire molte questioni. In particolare lo squilibrio che l'algoritmo produce tra il primo e il secondo ciclo; non ci avevo pensato, è utile la tua osservazione. Walter Toccihttps://www.blogger.com/profile/13913691743282678967noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6703531249497171828.post-45492458751241598342017-08-07T17:41:54.631+02:002017-08-07T17:41:54.631+02:00In effetti, ci vorrebbe un dibattito aperto dal Pd...In effetti, ci vorrebbe un dibattito aperto dal Pd con i suoi elettori; il nuovo responsabile della politica universitaria, sen. Francesco Verducci, ha intenzione di promuoverlo.Walter Toccihttps://www.blogger.com/profile/13913691743282678967noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6703531249497171828.post-16396326440440212882017-08-07T17:38:14.199+02:002017-08-07T17:38:14.199+02:00Grazie Roberto, sui dati ho risposto a Braga. Hai ...Grazie Roberto, sui dati ho risposto a Braga. Hai ragione sui piccoli atenei, che dovrebbero essere grandi per qualità, altrimenti tutto si riduce in una dispersione di risorse. Walter Toccihttps://www.blogger.com/profile/13913691743282678967noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6703531249497171828.post-5797814967620341832017-08-07T17:31:54.735+02:002017-08-07T17:31:54.735+02:00Grazie Dario, in effetti ricordi bene, con la perc...Grazie Dario, in effetti ricordi bene, con la percentuale dei laureati "arts and humanities del 15.8% siamo sopra la media europea di 11%, poco sopra la Germania (12.2%) e in linea con la Gran Bretagna (15.5%); le statistiche Eurostat non forniscono il dato per ingegneria: https://goo.gl/5Ac95E. Però, rimango convinto che non sia corretto utilizzare il costo standard per regolare le scelte degli studenti. Invece di mettere il numero chiuso a Lettere, sarebbe necessario promuovere le lauree scientifiche e in generale migliorare l'orientamento degli studenti. Walter Toccihttps://www.blogger.com/profile/13913691743282678967noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6703531249497171828.post-32867839358353521052017-08-05T13:04:19.799+02:002017-08-05T13:04:19.799+02:00Caro Walter, ottimo articolo, riflessione attenta ...Caro Walter, ottimo articolo, riflessione attenta e visione condivisibile. Me ne sono occupato come direttore del dipartimento di architettura di Firenze e come presidente della Conferenza universitaria italiana di architettura (ex conferenza dei presidi di architettura). <br />La nostra riflessione e proposta era più limitata alla correzione delle assurdità e criticità determinate dal DM987, non solo per l'area progetto, prima fra tutte la numerosità di riferimento che per tutta l'area progetto (architettura, design, pianificazione, paesaggio, conservazione) è fissata in 75 e una massima devastante di 180. seconda il non riconoscimento che anche per direttiva europea dal 50% al 60% delle attività devono essere di laboratorio di progettazione che in tutto il mondo vede una numerosità di 20-30 studenti.<br />poi i laboratori che per l'area progetto in relazione alla digitalizzazione globale del progetto richiede una dotazione di laboratori di ricerca e formazione essenziali per la continua innovazione della formazione.<br />poi la docenza di supporto ai docenti dei corsi di laboratorio di progettazione.<br />insomma sono pienamente d'accordo sulla sommarietà della componente NS che è la variabile determinante del costo standard.<br />una notazione la ridotta differenza di numerosità fra primo ciclo e secondo ciclo combinata con la naturale riduzione degli studenti fra primo e secondo ciclo è contraddittoria con il senso del modello "Bologna" e induce ad una contrazione dei corsi di secondo livello, riducendone la potenzialità di specializzazione che può essere offerta dalle università, nella logica dominante da troppi anni di contrazione dell'università pubblica italiana, fra le migliori al mondo e le meno finanziate, e di contrazione del diritto allo studio.<br /><br />grazie dell'articolo davvero eccellente<br /><br />Saverio MeccaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6703531249497171828.post-78286182073949120122017-08-02T18:41:20.312+02:002017-08-02T18:41:20.312+02:00La strategia di smontare l'apparato formativo ...La strategia di smontare l'apparato formativo tecnico, nella scuola media superiore, è un lavoro (anche culturale) perverso iniziato decenni fa, il cui risultato finale è una società senza tecnici e capacità manuali (fornite da immigrati). Mi pare sbagliato questa corsa ad avere lo stesso numero di laureati tecnici come nei paesi del nord-europa dove esiste un'industria in grado di assorbire e valorizzare tali competenze (non a caso molti bravi ingegneri e scienziati italiani espatriano con successo). L'analisi dell'apparato formativo di medio e alto livello (come pure delle esigenze di ricerca) dovrebbe partire da un'analisi della situazione industriale e tecnologica della società italiana, non dalle statistiche europee. <br />Stefano GalliAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6703531249497171828.post-60361355321299387062017-07-31T12:59:58.982+02:002017-07-31T12:59:58.982+02:00Caro Walter, eccellente articolo, ma anch'io h...Caro Walter, eccellente articolo, ma anch'io ho qualche dubbio simile a quello trasmesso da Dario Braga (e appartengo all'area umanistica); quanto alle università "piccole" occorrerebbe verificare sul serio quali siano le strutture reali offerte agli studenti (anche per le aree umanistiche), e quindi il livello della loro formazione, Roberto Antonelli<br />Roberto AntonelliAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/10504418896764863959noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6703531249497171828.post-64958198068613991292017-07-31T12:08:10.562+02:002017-07-31T12:08:10.562+02:00Ottima analisi sullo status quo del finanziamento ...Ottima analisi sullo status quo del finanziamento al sistema universitario. Intelligenti e ben poste anche le riflessioni e le critiche. Ma sorge immediata la domanda: quale è la logica politico/sociale che sta dietro questo modo di procedere? Capisco la logica di governi di centro/destra. Una società governata da un'oligarchia che domina e guida tutti gli altri, con l'accesso al sistema terziario solo alle classi abbienti e con una università funzionale al mercato. Capisco le logiche Montiane: risparmio. Ma sinceramente non riesco affatto a capire come governi (supposti) progressisti si muovano sui solchi fatti da quegli altri. Eppure, questi "strombazzano" di ricerca/istruzione e del suo ruolo sociale. Così come del valore in se' della cultura (argomento portato avanti dalla sinistra, da sempre) indipendentemente se utile o no al mercato. Su questo, vorrei criticare l'articolo di Dario Braca dove (e nella sua risposta qui conferma) si caldeggia una università funzionale al mercato, sempre più finalizzata, a scapito della ricerca (libera) di base. A questo riguardo, vorrei ricordare in questo blog di addetti ai lavori che scoperte come il transistor o idee come il bosone di higgs sono scaturite da ricerche di base, non finalizzate a nulla se non a lasciar libero il pensiero umano. Come militante PD e uomo di sinistra mi sembra doveroso che si apra un dibattito serio e approfondito su questo argomento e si discuta su proposte assai fantasiose come quelle di riformare l’università per darle una struttura piramidale.GigiFattohttps://www.blogger.com/profile/08788035254002959343noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6703531249497171828.post-42775218687321634652017-07-29T17:25:13.979+02:002017-07-29T17:25:13.979+02:00Walter, molto interessante. Materia complessa. Ma ...Walter, molto interessante. Materia complessa. Ma mi sembra (ammetto potrebbe essermi sfuggito) che noi abbiamo - nel confronto europeo - un enorme deficit di studenti in area tecnico scientifica mentre siamo a livello (anzi ne abbiamo qualcuno in più) per le aree umane e sociali. <br />dario bragahttp://www.dariobraga.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6703531249497171828.post-36763201905628155752017-07-29T14:16:05.513+02:002017-07-29T14:16:05.513+02:00Parole sacrosante, caro Claudio, occorre una strat...Parole sacrosante, caro Claudio, occorre una strategia unitaria per scuola e università. E il filone tecnico professionale ne ha più bisogno, non solo per attrarre studenti verso il diploma, ma anche come formazione tecnica para universitaria.Walter Toccihttps://www.blogger.com/profile/13913691743282678967noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6703531249497171828.post-58307084813105374152017-07-29T14:09:32.374+02:002017-07-29T14:09:32.374+02:00Grazie per l'utilissimo commento. Ha ragione, ...Grazie per l'utilissimo commento. Ha ragione, l'esito finale dipende da come viene scritto il decreto ministeriale. L'emendamento è frutto di una difficile mediazione con il governo che voleva mantenere il modello sbagliato e iniquo degli anni passati. Non è detto che il conservatorismo non si ripresenti in fase attuativa. Occorrerà vigilare nel Parlamento e nella comunità scientifica. A tal fine mi piacerebbe rimanere in contatto, se vuole mi scriva pure sulla posta Senato. Purtroppo non avevo letto il suo articolo, è un peccato, mi sarebbe stato utilissimo nella discussione parlamentare. Colgo l'occasione per raccomandarne la lettura ai visitatori di questo blog che volessero approfondire l'argomento.Walter Toccihttps://www.blogger.com/profile/13913691743282678967noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6703531249497171828.post-5882790413679951712017-07-29T11:56:38.452+02:002017-07-29T11:56:38.452+02:00Infine, il mio rammarico sull'emendamento sul ...Infine, il mio rammarico sull'emendamento sul turn-over. Era un emendamento importantissimo. Per la prima volta si cercava di scardinare un marchingegno diabolico, nato ai tempi del Governo Monti, ma difeso strenuamente dai Ministri Carrozza e Giannini.<br />Forse l'emendamento era troppo ambizioso. Eliminando il tetto al turn-over il MEF ha avuto gioco facile a porre il veto con la solita (assurda) scusa delle coperture finanziarie. Data la situazione, sarebbe già stato un risultato eccezionale riuscire ad eliminare l'assurda norma, che vige solo per le università, secondo la quale un pensionamento all'Università di Catania va a finanziare un nuovo posto all'Università di Milano, soltanto perché quest'ultima ha una tassazione più alta (e probabilmente fuori-legge). <br /><br />Ora c'è la legge di bilancio. Si riuscirà in quella occasione a portare a segno qualcuno di questi tentativi?<br /><br />Beniamino Cappelletti Montano<br />minohttps://www.blogger.com/profile/09523495305219731663noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6703531249497171828.post-22834431531754847822017-07-29T11:56:24.753+02:002017-07-29T11:56:24.753+02:00Avevo svolto un'analisi simile alla sua pubbli...Avevo svolto un'analisi simile alla sua pubblicata sul sito di ROARS qualche tempo fa<br /><br />https://www.roars.it/online/gli-effetti-perversi-delle-formule-dei-costi-standard/<br /><br />I problemi sollevati sono tanti. Effettivamente era necessaria una rivisitazione complessiva, e la cosa ancora più assurda è senza la sentenza della Corte Costituzionale le formule sbagliate del costo standard avrebbero continuato a creare le ingiustizie da lei segnalate.<br /><br />Qualche osservazione sugli emendamenti.<br /><br />Temo che l'emendamento 12.8 che lascia costanti le dotazioni standard per i costi della didattica possa non raggiungere lo scopo. C'è un possibile equivoco di fondo. La "numerosità minima" citata nell'emendamento non necessariamente è la numerosità minima prevista dalla normativa sull'accreditamento, cioè quella al di sotto della quale il corso di studio non può essere attivato. Allo stesso modo la "numerosità massima" dell'emendamento non necessariamente è la numerosità massima al di sopra della quale l'ateneo deve prevedere nuovi docenti di riferimento. Tali numerosità, purtroppo, sono rimesse al solito decreto ministeriale, cioè all'arbitrio degli anonimi tecnici del MIUR. La mia previsione (accetto scommesse) è che tale DM prevederà<br /><br />numerosità minima = 60% * numerosità di riferimento<br />numerosità massima = 100% * numerosità di riferimento<br /><br />Purtroppo ciò renderà vano l'emendamento. Facciamo un esempio. Prendiamo la Laurea Magistrale in Matematica (LM-40), sulla cui importanza per il Paese credo che non ci siano molti dubbi.<br />La numerosità di riferimento per tale laurea è 65, un numero altissimo. Il 60% di 65 è 39. Ebbene, tra tutti gli atenei italiani che hanno attivato la laurea magistrale in Matematica solamente 10 (su 36 !!!) sono sopra 39 studenti l'anno. Si tratta degli atenei più grandi, come La Sapienza, Napoli Federico II, Torino, ecc.. Ben il 72% degli atenei, invece, rimane sotto la soglia minima, pur abbassata dal decreto-legge, di 39 studenti. La maggior parte di tali atenei si trova a SUD del Paese. Gli atenei più periferici, o quelli che sono insediati in territori a bassa densità di popolazione, o con un'alta dispersione scolastica, sono assai sotto tale soglia minima, e continueranno a perdere pesantemente.<br /><br />L'esempio fatto per la laurea in Matematica si può fare anche per altre classi di laurea (Fisica, Geologia, ecc.), altrettanto strategiche per il Paese.<br /><br />Condivido poi la sua critica all'algoritmo di riparto della perequazione economica. Come si desume dall'analisi su ROARS, tale perequazione finisce perfino per premiare, dando loro una "perequazione", gli atenei che hanno violato la legge, superando il tetto massimo di legge sulle tasse universitarie. Inoltre, considerare come parametro di riferimento il reddito medio familiare su scala regionale è completamente fuorviante. Recentemente il MIUR ha elaborato i dati degli studenti beneficiari della no-tax area. Ho confrontato tali dati con il reddito medio familiare della regione in cui ha sede l'ateneo. I due parametri sono completamente scorrelati tra loro. Vi sono atenei con un'altissima percentuale di esonerati dalle tasse ma con un effetto perequativo del costo standard assai modesto, e viceversa altri atenei con pochi esonerati e tasse fuori controllo ma premiati dalla perequazione del costo standard. Possibile che non si possa fare nulla a riguardo?<br /><br />(continua...)minohttps://www.blogger.com/profile/09523495305219731663noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6703531249497171828.post-70757777492900077032017-07-28T08:41:08.187+02:002017-07-28T08:41:08.187+02:00Niente affatto noiose, al contrario utili per capi...Niente affatto noiose, al contrario utili per capire una materia così intricata e controversa, le tue osservazioni.<br />Aggiungerei un dato preliminare, che ritengo preoccupante e a cui nessuno presta la dovuta attenzione, ovvero quello della "licealizzazione" sempre più accentuata della secondaria superiore italiana. Oggi il 53,1% dei ragazzi sceglie un Liceo, uno su tre opta per un Istituto tecnico e solo il 16,5% per un Istituto professionale ( In Germania, ad esempio, quest'ultimo indirizzo raccoglie attorno al 65% delle iscrizioni totali). Scegliere il Liceo significa scegliere la filiera lunga di formazione, cioè a dire l'università, che invece vede scemare in misura preoccupante le iscrizioni (altro che Lisbona 2020!). Come è possibile sostenere in futuro una prospettiva del genere, in cui oltre il 50% degli studenti italiani dovrebbero frequentare l'università per dare un senso alle proprie scelte e invece si disperdono, con in mano un diploma senza terminalità? Non è il caso di ripensare a meccanismi orientativi fin dalla scuola superiore (con algoritmi certo migliori di quello che è stato utilizzato per assegnare le cattedre)? L'efficacia di azioni che, per rammodernare un abito, iniziano dal cappello e non dalle scarpe, si misura fatalmente solo con la logica del mero risparmio. Una parte notevole della questione risiede in un investimento mirato e consistente sulle scuole tecnico-professionali: avrebbe riflessi utili anche per l'università.<br />Grazie.<br />Claudioclaudio salonenoreply@blogger.com