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domenica 13 dicembre 2015

PD non più o non ancora



Contributo all'assemblea delle tre minoranze del PD, "In un mondo che cambia. Per un nuovo centrosinistra", tenutasi a Roma il 12 Dicembre 2015.


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Partiamo da una domanda sincera: abbiamo fatto del nostro meglio per il PD? Certo le abbiamo provate tutte, con l’emendamento, con la polemica e altri perfino con la rottura. Diversi modi di stare in minoranza, ma nessuno davvero efficace. Non siamo riusciti a influenzare l’indirizzo prevalente. Forse abbiamo preteso troppo. Il fronte della critica è stato molto più ampio delle nostre forze. Se avessimo tentato un affondo su una sola questione – il Jobs act o la scuola o il premierato – avremmo ottenuto un risultato esemplare e riaperto la prospettiva. È prevalso invece un mix di massimalismo verbale e accordi minimali, come accadeva ai socialisti di un tempo.


Così a me sembra, ma si possono dare spiegazioni diverse del nostro insuccesso. Parliamone in questo nostro incontro, altrimenti rischiamo di unire tre debolezze. Invece, da qui può sorgere una nuova forza se prendiamo congedo dai modi già esperiti di stare in minoranza, anzi se non ci sentiamo più minoranza, ancora meglio se decidiamo di comportarci come fossimo la maggioranza del partito. Bisogna pensare in grande per diventare più grandi.