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mercoledì 17 marzo 2021

In ricordo di Rossella Panarese

È venuta a mancare Rossella Panarese autrice e voce di Radio3 Scienza. Nei giorni scorsi ci siamo ritrovati molti amici per ricordarla. Di seguito potete leggere la mia breve testimonianza.


Conservo un caro ricordo dell’ultimo saluto con Rossella. Desidero condividerlo con voi come una piccola testimonianza del suo inconfondibile stile, della tenerezza dissimulata dal riserbo, della sobria eleganza dei sentimenti che affiorava nel suo sorriso e nella sua parola.

Mi chiese di ricordare a Radio3 l’opera di Pietro Greco, il carissimo amico che avevamo appena pianto insieme. Rimasi stupito però che la richiesta non venisse direttamente da lei ma dai suoi collaboratori e che anzi non mi avesse neppure risposto quando la chiamai per saperne di più. Mi stupiva poiché per sette anni avevamo lavorato insieme in Campidoglio. Curava la comunicazione della nostra politica dei trasporti con professionalità e autorevolezza. Ci confrontavamo ogni giorno e mi rassicurava la sua serenità nell’affrontare anche le emergenze più difficili. È stata un’esperienza appassionante, non solo per me, per il gruppo di belle persone che lavoravano al terzo piano del palazzo senatorio e credo anche per lei. Ma quando arrivò l’agognata chiamata della Rai la felicità illuminò il suo volto, capii che era quella la sua vera vocazione e quasi mi dispiacque di averla trattenuta tanto tempo a parlare di treni. Rimase sempre tanto affetto tra noi ma non ci frequentammo nei venti anni successivi.

Perciò ero emozionato di partecipare alla sua trasmissione. Solo più tardi ho capito che mi aveva cercato senza farmi sentire la sua voce per non rivelarmi la malattia. Ci scambiammo solo dei messaggi dopo la trasmissione. Nell’ultimo mi diceva che le aveva fatto piacere ascoltare la mia voce, ma forse voleva solo farsi perdonare per avermi negato la sua voce. Era un delicato silenzio per dirmi addio.

Eppure tutti noi ascolteremo ancora la sua voce, non solo perché la radio ci consentirà di non dimenticarla. Rossella continuerà a parlare nei nostri cuori.

venerdì 5 marzo 2021

Il PD di Milano celebra il centenario del PCI

Il partito democratico milanese mi ha chiesto di introdurre il dibattito dedicato al centenario del Pci.  L'iniziativa, svoltasi il 26 febbraio con il titolo "La sinistra tra rappresentanza e valori", è stata organizzata da Alessandro Capelli e ha visto la partecipazione di Valentina Cuppi, Elena Lattuada, Pierfrancesco Majorino e Mattia Santori. Di seguito si può leggere il testo del mio intervento.


Negli ultimi tempi mi ha preso la passione di coltivare i frutti antichi, i giuggioli, i cornioli, i sorbi, gli azzeruoli, e poi le mele e le pere scomparse, con quei sapori e quei profumi che, mi dispiace dirvelo, non trovate al supermercato. In queste settimane sono alle prese con gli innesti e le potature, mi prendo cura degli alberi per prepararli alla rigenerazione della primavera. Mi domando se porteranno frutti, e so che dipenderà da due fenomeni: se sarà generosa la linfa che sorge dal terreno e se sarà ricco il movimento dell’impollinazione animato dalle api e dal vento.

I miei alberi antichi assomigliano ai vecchi partiti di sinistra, i quali portavano frutti al Paese poiché si alimentavano della linfa che saliva dal radicamento sociale e assorbivano il polline che veniva dai movimenti culturali.

Qui è avvenuta la grande mutazione: ai partiti di oggi manca sia la linfa sociale sia l'impollinazione culturale.